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Skankin' Night


In the mood


Bella serata, senza dubbio una bella serata, quella del festival Ska internazionale tenutosi al Live Club di Trezzo d’Adda venerdì 22 novembre 2002.

Nonostante il mancato arrivo degli inglesi Bad Manners, che tanto erano attesi e che non hanno potuto presenziare causa improvvisa malattia del “larger than life" Buster Blodvessel, il festival ha mantenuto l’aggettivo internazionale grazie alle altre formazioni presenti, ovvero, in ordine di apparizione: Intensified (UK), Peeping Toms (SP), Statuto (I) e Toasters (USA).

L’ambiente era decisamente caldo e, se mi si permette l’espressione, c‘erano quasi tutti quelli che “contano" dell’ambiente, cioè quelli che da almeno un decennio mi capita di incontrare sempre ai concerti ska (almeno quelli che si tengono nel nord Italia) e devo dire che il piacere è come quello di una grande famiglia che si incontra a scadenze non fisse quando c’è un evento che merita.

Oltre a  Dj Herby che ha provveduto a rendere più piacevoli i cambi di palco tra una band e l’altra con col suo repertorio di ska e reggae tradizionale c’era il mitico “Otta", privo di banana psycho ma sempre allegro e scatenato; il Galàn, bassista dei Vallanzaska anche lui fuorissimo e, perciò, in tono con la serata; il “Bradipo" che sollazza (più o meno ogni 15 gg.) i patiti di northen soul ed early reggae con le sue serate al Chiringuito di Milano; Ciccio dei Franziska; Simone skin, con la sua compagnia di rudi; c’erano, ancora, l’Alessia e la Franci, immancabili donne dello ska ed un nutrito numero di altri personaggi che, come detto, fanno parte dei duri e puri della scena. 

Già, perché prima dei gruppi c’è il pubblico che con la sua affluenza decreta il successo o meno di una serata ed il pubblico del LIVE è stato decisamente accogliente per le formazioni che si sono succedute sul palco.

Il via alle danze l’hanno dato gli inglesi Intensified, guidati dall’inossidabile Steve Harrington (chitarra) al fianco del cantante nero Paul Carter (ora con i capelli ossigenati!) che ha duettato con la bravissima Cathy Nash che, forse, diventerà parte integrante della band.

Lo spazio per ogni formazione è stato piuttosto limitato, trattandosi di una mezz’oretta circa a testa, ma nel tempo a loro dedicato gli Intensified sono riusciti a scaldare immediatamente il pubblico che ancora stava affluendo. Con la loro scaletta di cantati e strumentali “inna traditional style" Intensified hanno dimostrato al pubblico perché siano considerati tra i migliori esponenti del genere.

Dopo di loro sono saliti sul palco i Peeping Toms (che annoverano tra le loro fila membri dei Malarians) dei quali ho avuto modo di parlare bene nella recensione dell’omonimo CD di debutto per la Grover.

Ecco, devo dire che tecnicamente la formazione spagnola è stata brava, il loro ska e rocksteady tradizionale, swingoso e jazzoso si è rivelato non dissimile da quello che si trova sul disco, con l’unica fondamentale differenza che, sul palco, la formazione non è sembrata affatto “carica". L’effetto è stato, più o meno, quello di una caduta di tensione rispetto al coinvolgente “set" degli Intensified, facendomi seriamente pensare che Peeping Toms funzionerebbero meglio in un ambiente più piccolo, tipo piano bar per intenderci.

 

A dare una nuova “botta d’energia" ci hanno pensato gli Statuto che, saliti sul palco dopo gli spagnoli, si sono dimostrati capaci di far riaffluire sotto il palco tutto il pubblico (a quel momento della serata al suo massimo numerico) che ha skancheggiato a perdifiato alcune delle più energiche canzoni dei padrini dello ska italiano.

 

Statuto hanno privilegiato le canzoni del nuovo album sul quale ho avuto già modo di  pronunciarmi positivamente, ma anche alcune cover dei Madness che hanno fatto andare in delirio il pubblico.

Sul palco Statuto sono stati, poi, estremamente coinvolgenti oltre che essersi presentati, come loro solito, in perfetto look ska/mod. Ho notato, vicino a me, il cantante di turno dei Toasters che, per gran parte della performance del gruppo italiano, è rimasto a guardarli, piuttosto soddisfatto.

Infine, è toccato ai Toasters dare un saggio di neoska americano. Per la formazione di Bucket i tempi di Dub 56 sono veramente lontani, ho pensato ascoltando il robusto rock ska che hanno sfoggiato sul palco del Live Club. Alcune delle loro migliori canzoni, tipo Social Security, sono ormai diventate quasi irriconoscibili ma al pubblico, che ha continuato a ballarle una dopo l’altra senza tregua, mi è parso che non gliene sia importato nulla.

Dieci e lode, infine, per presenza scenica allo sconosciuto “toaster" e lead singer di turno che, oltre ad aver una gran voce, ha veramente fatto i salti mortali.

Riassumendo: locale OK, formazioni e musica OK, pubblico OK…come in ogni serata in cui è protagonista la musica SKA.


 

 

Mr Steady Dudes

Luca e Simone, i due Mr Steady Dudes incastrati e sottoposti alle mie domande, seduti intorno ad un tavolino stile bistrot parigino mentre sul palco suonavano gli Intensified.

Da quanto tempo suonate e in che direzione vi state muovendo

Suoniamo da quattro anni. Inizialmente la nostra musica era influenzata dai gruppi che ascoltavamo a 18 anni. Adesso stiamo facendo un viaggio al contrario per cercare di trovare il nostro genere. Insomma partiti dal presente andiamo verso il passato…non è tanto normale forse!

Tre parole per descrivere la vostra musica

Ballabile appassionata Ska!

Altre tre parole per descrivere i Mr Steady Dudes

…belli! Simpatici e… Ska!

Domanda marzulliana: secondo voi lo Ska è vivo o sopravvissuto?

Con la parola Ska si possono intendere tanti generi diversi, certo con una stessa radice ma diversi. In generale secondo noi purtroppo è sopravvissuta perché sono pochi i gruppi che la tengono in vita

Avete già suonato con qualche "grande" della musica?

Basta guardare la locandina del Moonstop! A parte i gruppi di stasera: Skatalities, Ska Jazz Ensembe e… abbiamo aperto un concerto di Ruggeri!

Un messaggio per tutti gli amici di SkabadiP

It’s only ska… but I like it!


Intensified

Paul voce del gruppo, braccato mentre usciva dal bagno…cosa non si fa per riuscire ad intervistare qualcuno! Paul è americano e io ho cercato di tirare fuori il meglio del mio inglese spigoloso e la nostra chiaccherata più volte è sfociata in fragorose risate…

Per te lo Ska è una musica o potrebbe essere anche una scelta di vita?

Per me lo Ska è musica, ma considerando che la musica è la mia vita…

C’è una canzone di un altro gruppo Ska o di altri generi che ti piacerebbe aver scritto?

Si tante, ma in particolare “You and I" degli Hepcat

Domanda marzulliana

E chi è?

Lasciamo perdere! Comunque secondo te lo Ska è vivo o sopravvissuto?

Purtroppo sopravvissuto, vive attraverso i gruppi che lo suonano ma non è un genere molto popolare.

Come descriveresti la musica degli Intensified?

Fun fun fun!

Un messaggio per tutti gli amici di SkabadiP

Grazie di cuore perché sostenete tutta la  musica Ska

 


Peepping Toms

Simpatici ragazzotti bloccati al tavolino del loro merchandising, ancora con il fiatone per la performance appena terminata, mi accolgono con baci e abbracci e vogliono tutti partecipare alla pseudo intervista

Mira que guapa!

Guapa a tua sorella!

Ma no! In spagnolo guapa vuol dire bella!

A bhè allora cambia tutto!

Tre parole per descrivere la vostra musica a chi non l’ha mai ascoltata

Sofisticata, divertente…per tutta la gente!

Ma che simpatico umorista! La battuta gli è valsa una valangata di mazzate da parte dei cari compagni della band

Siete spagnoli, com’è la situazione musicale in Spagna?

Ci sono delle realtà molto differenti. La musica che si fa a Barcellona è diversa da quella di Madrid. Comunque ultimamente ci sono tante innovazioni e qualcosa si sta smuovendo anche per la musica ska

Qual è il vostro concerto che vi sembra il meglio riuscito?

Ogni concerto ti da qualcosa di diverso, quindi direi tutti! Ci è piaciuto suonare in Germania è stato bello, anche in Portogallo è stato molto speciale. Anche questa serata è fantastica, dovrebbero organizzare più spesso manifestazioni musicali di questo tipo

Domanda marzulliana

E chi è?

Allora è un vizio! Comunque: secondo voi lo Ska è vivo o sopravvissuto?

Noi facciamo il possibile per tenerlo in vita come tutti i gruppi che lo suonano ma forse in generale è sopravvissuto

Un messaggio per tutti gli amici di SkabadiP

Hola! Grazie e saluti a tutti! Speriamo di tornare presto in Italia, prossimamente avremmo anche noi un sito dove potrete scoprire le nostre eventuali date italiane e tutto quello che ci riguarda


Statuto

Oskar, un nome una garanzia, l’introduzione sarebbe sprecata…

In diverse interviste parli della filosofia Mod, spiegami concretamente cosa significa per te sentire e vivere Mod

Hai giustamente specificato “per me", infatti ogni mod descrivere il proprio vivere in maniera diversa, è difficile spiegare il significato dell’essere mod a chi non lo è. Su Quadrophenia c’è scritto "Il Modernismo è un aforisma che ti permette di affrontare al meglio e con stile le situazioni difficili", direi che è perfetto!! Comunque, chi è interessato può visitare il sito dei mods italiani www.italiamod.com

Non avete vinto il Festival di Sanremo, ma siete una delle Ska band italiane più conosciute, dai un consiglio ai gruppi emergenti

Suonate ciò che vi piace e divertitevi, dite nei testi ciò che vi interessa dire, non componete né suonate né vestite mai in funzione di un progetto studiato a tavolino, solo chi vive nella propria dimensione artistico-ideologica può superare i numerosi ostacoli che si presentano regolarmente

Condividere il palco con Intesified e Toaster, sensazioni particolari?

Abbiamo già suonato con i Badmanners. I Toaster li avevamo fatti suonare a Torino nel 1989 e il chitarrista-cantante era venuto anche in sala prove e in piazza Statuto con noi.

Da allora eseguiamo la loro "Thrill Me Up" (Giulia). Sono musicisti eccezionali, così come gli Intensified.

Domanda marzulliana: secondo te lo Ska è vivo o sopravvissuto?

La musica in generale è viva ed è vita nel momento in cui provoca emozioni a chi la suona e a chi l’ascolta. Lo Ska è il mio genere preferito: veloce, melodico, ritmato, stiloso e ballabilissimo e dimostra come la cultura bianca con quella nera possono fondersi insieme e creare ottime cose

Suonare e cantare musica Ska potrebbe essere una sorta di terapia per buttare fuori la tristezza e le tensioni che si hanno dentro?

Certo! Direi, come sopra, la musica in generale. Ognuno ha i suoi gusti e se si ha la fortuna di suonare o ascoltare la musica che si ama è davvero il massimo

Un messaggio per tutti gli amici di SkabadiP

I complimenti non sono di rito. SkabadiP è il sito che per primo, in Italia, ha abbracciato la causa dello Ska, valorizzandone le radici culturali e musicali, diffondendolo nella rete con cognizione di causa, competenza e rispetto. Chi suona Ska deve molto a questo sito, noi per primi, che siamo stati sostenuti appena uscito il mio libro, senza alcun “scambio" commerciale e poi con il nostro nuovo cd "Il Migliore dei Mondi PossibilI".

 La speranza, ma ne sono certo, è quella che continuerete a rappresentare e diffondere in rete lo Ska vero, sano e degno di portare questo nome

Bhè come concludere? E che lo ska sia con voi…sempre!


 

Milano 22 Novembre  2002

Commento a cura di Sergio Rallo

Interviste a cura di Lea Borelli
 

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