Eravate una Mod band di culto, siete passati allo Ska poi al Pop
(?) ed ora siete tornati allo Ska. Perché tutti questi cambiamenti e
cosa li ha provocati?
Bisogna precisare che noi
suoniamo ed esistiamo dal 1982 per dare un espressione musicale al
movimento mod torinese ed italiano. Il nome stesso è un indiscutibile
biglietto da visita: Statuto come la Piazza torinese dove dal 1980 si
ritrovano i mods di Torino. Siamo stati, siamo e saremo un gruppo mod.
Proseguendo con le precisazioni, non esiste la musica “mod", il
modernismo è uno stile di vita, un ideale, una filosofia, non uno
stile musicale. Esiste invece la musica che piace ai modsdal primo
modern jazz, al R&B nero e bianco, al soul, allo Ska, al beat, al
mod rock del revival mod inglese del 79, al Rocksteady, al Pop del
secondo revival mod degli anni 90. Il nostro primo demo “Torino
beat" conteneva 2 covers degli Specials, una dei Jam, un brano
R&B ed uno soul , tutti con testi in italiano. Da allora le nostre
proposte musicali hanno spaziato quasi a 360° in quella che è la
cultura musicale mod. Di sicuro il genere nel quale ci siamo espressi
meglio è lo Ska, anche perché è da sempre il mio genere preferito.
Siamo stai i primi in Italia a suonarlo con fiati e con testi in
italiano e l’abbiamo totalmente abbandonato sul nostro disco
“Tempi Moderni" perché all’epoca eravamo parecchio influenzati
dal sound inglese delle band di quell’epoca che piacciono molto ai
mods (Blur, Oasis, Ocean Colour Scene, Supergrass ecc). Siamo stati
influenzati nel comporre però se si ascolta quell’album si nota che
brani propriamente Brit pop ce ne siano solo due, gli altri pezzi
spaziano dal Soul, Mod rock 79 e Beat. Non ci veniva da comporre brani
Ska perché in quel periodo era molto forte l’influenza dello Ska
core e noi ci saremmo sentiti fuori genere. Di sicuro alla distanza la
nostra in quel periodo è stata una scelta sbagliata perché in fondo
noi siamo quelli di “Qui non c’è il mare" ed “Abbiamo vinto
il festival di Sanremo". Siamo bravi a fare quel tipo di Ska ed è
stato un errore accantonarlo. Abbiamo fatto all’inizio del 98 un
tour con una formazione chiamata Oskar & i gangsters dove
suonavamo proprio il repertorio che sarà contenuto nel nuovo disco e
il pubblico ha apprezzato
molto quella scaletta. Inoltre i suoni elettrici
e chitarristici del lavoro precedente dal vivo rischiavano di
annoiare il pubblico che era venuto per sentirci fare Ska. Ce ne siamo
accorti strada facendo e ci scusiamo con il nostro pubblico che è
venuto ai nostri concerti del 97. Ora con un nuovo chitarrista e con
la sezione fiati completa siamo tornati gli Ska-tenati di prima, ecco
perché abbiamo chiamato il nostro album RiSKAtto.
Con Casino Royale e
Persiana Jones siete una delle prime Ska band, come erano i rapporti
con i suddetti gruppi? Ed è vero che i C.R vi avevano fregato il
violinista?
Come già detto siamo stati in
assoluti tra i primi a fare Ska in Italia (insieme ai Gangsters di
Milano, i Bi-Ska di Napoli che poi hanno cambiato genere, i
PeSKAreccios delle Marche e forse i Rat Race di Treviso); ma
assolutamente i primi a farlo in italiano. Con i Persiana siamo ottimi
amici da sempre (anche se sono “gobbi" [juventini]. Dieci
anni fa erano buoni anche i rapporti con i Casino Royale Ska. È vero
che il nostro ex tastierista cercò di inserirsi nella loro formazione
come violinista, ma mi risulta che loro quando seppero come si era
comportato con noi lo cacciarono. Al momento gli unici rapporti con
loro sono con la loro parte Bluebeaters e sono buoni.
Cosa
pensate dei Casino Royale odierni, dei Bluebeaters che come voi fanno
cover e dello Ska-core dei Persiana?
Oggi i Casinò Royale fanno molto bene un genere che
noi non ascoltiamo. I Bluebeaters sono favolosi dal vivo e hanno
realizzato un ottimo disco. Attenzione che però non è come dici tu
"anche loro fanno cover come voi". Noi abbiamo realizzato
solo 1 disco composto da covers, ma il nostro repertorio 'storico' è
caratterizzato da brani originali nostri. Tornando ai Bluebeaters
posso dire che fanno un Rocksteady perfetto e scelgono molto bene le
cover da riarrangiare sempre azzeccandoci.
Per quanto riguarda i Persiana il nuovo disco è sicuramente di alta
qualità, e seppur talvolta molto 'hard core', non escono mai dal
buongusto e dalla logica dello Ska più classico. Direi che c'è una
consequenzialità fra il suono '60 giamaicano dei Bluebeaters, il 2
Tone inglese fine '70 / inizio anni '80 degli Statuto e lo Ska core
'90 americano dei Persiana, anche se penso che il nostro suono
rispetto ai Bluebeaters sia molto più italianizzato.
A seconda del punto
di vista, la partecipazione al Festival di Sanremo è stata la vostra
grande occasione o la vostra piu grossa cazzata, voi cosa ne pensate?
Siamo mod e la filosofia mod ci
permette di essere sempre noi stessi in qualunque situazione ed in
ogni avversità. A Sanremo abbiamo fatto un brano che ironizzava sul
festival stesso, con il nostro genere di sempre, con i nostri vestiti,
con il nostro spirito di
sempre. Non è importante dove si suona, ma come ci si presenta , cosa
si suona e cosa si dice
in pubblico e non solo in pubblico per conquistarsi una credibilità.
Gli Statuto sono gli stessi sia sul palco dell’Ariston che sul palco
del Leonkavallo. Modernismo è non farsi condizionare da niente e da
nessuno ma senza mai autoghetizzarsi. Comunque dalla nostra
apparizione a Sanremo riusciamo a vivere suonando e conta che sono
passati 7 anni.
Mods è sinonimo di Vespa e Lambretta, qual è il
vostro parco "macchine"?
NaSka ha una Vespa 200 del ‘76, Mister No una
Lambretta 150 di terza serie del '65, io ho un PE 200 arcobaleno
dell'86 e il bassista Rudy ha .... la mongolfiera incorporata.
Un vostro disco
aveva pezzi vostri con titoli di pezzi celebri del cantautorato
italico, un omaggio, una rivisitazione o un esca per il grosso
pubblico?
È stato un modo per comporre
il testo in modo inusuale. Ad ogni titolo corrispondeva una tematica
completamente diversa da quella del testo originale ed è stato un
po’ come a scuola quando hai un titolo di un tema da sviluppare.
Credo che “Canzonissime" sia un buon disco e che il brano “Solo
tu" sia uno dei nostri migliori brani in assoluto.
Visto il
proliferare di nuovi gruppi con relativo cd ed una compilation di Ska
italiano, credete in una rinascita o pensate che rimarrà una musica
"underground" come è sempre stato sino ad ora?
Il singolo di Ska italiano che
abbia venduto di più in assoluto in Italia è “Donatella" di
Rettore, seguita da “Dammi una lametta" sempre di Rettore e al
terzo posto “Abbiamo vinto il festival di Sanremo" che è stato
per otto settimane nella top ten dei singoli italiani. Nell’80 lo
Ska è stato anche un po’ moda in Italia, ma dischi non se ne sono
mai venduti tanti di questo genere. E’ fantastico vedere tanti
complessi di giovani che fanno Ska, anche se è una fioritura
sotterranea, ma proprio per questo è destinata a durare nel tempo.
Nuove Ska-band italiane chi conoscete, chi preferite
e perché?
Tante, ma mai troppe! Ne citiamo qualcuna, ma non
vorremmo fare torto a qualcuno. Innanzitutto i Vallanzaska, il loro
“Cheope" è un capolavoro. Ottimo anche il disco degli Stiliti,
veloce e melodico. Altro ottimo disco è quello dei Matrioska, così
come quello degli Agua caliente. Ma sono bands da seguire anche gli
Smarts, i Rebeldes, i Rimozione Coatta, i LoSka Famiglia.
Parliamo del nuovo
cd, cosa vi ha spinto, quali sono stati i problemi (se ce ne sono
stati) etc etc.
Col progetto “Oskar & i
gangsters" volevamo tenerci legati ai suoni Ska e dal vivo la
risposta del pubblico è stata eccezionale. Ci accorgevamo che un
sacco di ragazzini appassionati di Ska non conoscevano brani che sono
dei veri e propri classici per fans della prima ora come noi (e non
solo).
Visto che Madness, Specials, Bad Manners li abbiamo ascoltati, amati,
suonati, risuonati realizzare anche su disco questi brani ci è venuto
automatico e naturale. Siamo convinti che il risultato sia buono e il
disco possa soddisfare i fans vecchi e nuovi dello Ska. I suoni e gli
arrangiamenti sono molto vicini agli originali, ma non per questo
sembra di ascoltare un disco realizzato vent’anni fa. Era già tutto
pronto anche per avere ospite alla voce Fatty Buster dei Bad Manners,
ma proprio mentre eravamo in studio lui è stato contattato per fare
il testimonial di una cioccolata inglese in TV, e quindi non è potuto
venire in Italia. Abbiamo avuto però l’onore di avere ospite in
“On my radio" dei Selecter la Rettore, brava ed inossidabile,
prima a fare Ska in Italia. Lei è stata disponibilissima, umilissima
e bravissima, siamo sicuri che Pauline Black potrebbe essere lusingata
della nostra Donatella che si è rivelata una persona eccezionale e
piena di creatività. I
brani contenuti nell’album erano già stati sprovinati l’anno
scorso ed alcuni erano stati suonati spesso dal vivo, e quindi essendo
maturi, non abbiamo avuto molte difficoltà a registrarli. L’unico,
drammatico e irrisolvibile problema, è stata la morte di mio padre
durante le registrazioni. Siamo stati costretti ad interrompere i
lavori per una settimana ed il nostro immenso produttore ed amico
Carlo Rossi, mi ha permesso di non perdere neanche un minuto delle
registrazioni e mi ha dato un forte e prezioso supporto morale. Pochi
produttori sono così seri, preparati e stakanovisti come Carlo Rossi!
Qui sono elencati i brani contenuti nell’abum in dettaglio:
MADNESS : One step beyond (Un passo avanti) , My girl
(Non cambiare mai), Baggy trousers (Pensa per te), House of fun (
Cuore matto)
BAD MANNERS : Lorraine (Laura),
Lip up Fatty (Rita smettila), Inner London violence (6/8/1945 Bombe su
Hiroshima), Wolly Bully (Chi la vuole)
SPECIALS : Monkey Man (Festa), Hey little rich girl
(Splendida ragazza)
SELECTER : On my radio (la Mia
radio ) cantata da Rettore. Troviamo anche la versione con la ritmica
originale Rocksteady (The pied piper) di Bandiera gialla ed una
versione Ska del classico di Little Tony “Bada Bambina". L’unico
brano nostro è “Grande" la cui parte letteraria è stata scritta
dall’illustre giornalista Giampaolo Ormezzano e dedicato alla
squadra del Grande Torino scomparso 50 anni fa a
Superga. Questo è il nostro disco della vita e del
“RiSKAtto".
Saluti, ringraziamenti, vaff…..a chi e perché?
Grazie di cuore ai mods di Piazza Statuto che sono
davvero parte integrante del nostro complesso, e anche grazie a tutti
i mods italiani che ci hanno sempre seguito e supportato; grazie anche
alla nostra etichetta discografica (Epic/Sonymusic)
che in tempi duri come questi ci permette di avere un contratto
discografico, il disco nuovo ecc, saremo ingenui ma ci riteniamo
fortunati anche per questo. Saluti anche a tutti i Rude Boys, agli
Skins Sharp e original del mondo. I Vaff, non mancherebbero e
sarebbero anche tanti, però siamo abituati a dirli in faccia a chi se
li merita. I vermi infami che insultano via Internet li prenderemmo a
bastonate in testa, quindi non ci abbassiamo ai loro livelli. Grazie
per la vostra disponibilità e gentilezza. Mod è vita.
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