La

"Come un pirata tra le nuvole"

Lea





Crede nella reincarnazione, nell’anarchia sentimentale, nella sigaretta dopo il caffè, nel Montenegro dopo un lauto banchetto vegetariano, nell’amicizia tra gli uomini e…lei, nella libertà e nei saldi di fine stagione.

Vive in scioltezza e relax, crede nel ritardo e nei “cinque minuti" che la separano da ogni appuntamento.

Crede nelle parole, nella penna, nella schiettezza di Indro Montanelli. Della stampa ne ha fatto una professione, lo scoop è il suo motto, l’inchiesta il suo pane, il premio Pulizer il suo destino… intervistare il vincitore del torneo over 70 di briscola il suo quotidiano.

La voce di Bob Marley è stata la sua ninna nanna, è cresciuta tra Santana e Miriam Makeba, quindicenne si è innamorata dei Ramones e di Sid, per poi proseguire la sua strada in compagnia di Aretha Franklin, Buena Vista, Madness, Persiana e “chi più ne ska più ne metta"!

Zingara in questo mondo, gitana tra le note, Gazzelle ai piedi e zampe di elefante a ripulir la sua strada a coprir le sue impronte. Adora il cielo grigio di Londra, il profumo acre del quartiere latino di Parigi e i tapas gustati lungo le ramblas di Barcellona.

Con la stessa curiosità di un bambino si appassiona e si innamora, delle cose, delle persone, delle emozioni che le sanno dare, le rende il centro della sua vita, accartocciandole con la stessa beata ingenuità infantile un istante dopo averle scoperte. E ricomincia one step beyond!

Passa le giornate tra l’università e la redazione, le lezioni di djembe e lo yoga, la psicanalisi dei suoi amici e gli aperitivi. Eclettica, sognatrice, un po’ artista un po’ avvocato del diavolo, un po’ tarantola un po’ vedova nera, tra le pareti arancio della sua camera, pensa alla metempsicosi, ai discorsi di Malcolm X e a come diventare una vera jedy. Lo shopping è la sua religione, il suo conto è sempre in rosso e crede quindi che la vera ricchezza stia nella nostra diversità. E poi che aggiungere? Alla fine Lea è un po’ come il suo nome: immediato, diretto, un po’ buffo, un po’ hippy, un po’ incomprensibile e soprattutto, prova a pronunciarlo da ubriaco?????


 

 



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