New York Ska-Jazz Ensemble

Ma poi, diciamocelo, gli Skatalites non han sempre suonato Ska-Jazz?



Tomaskarini, da vero skabouter, riesce sempre a intrufolarsi e intervistare i malcapitati...

Al Babylonia di Ponderano (Biella) i concerti Ska non sono più una rarità, ma fortunatamente si susseguono interminabili, mostrando al pubblico piemontese-lombardo (talvolta ligure) le più grandi star del firmamento Ska.
Domenica 12 gennaio 1997 è stata la volta dei New York Ska-Jazz Ensemble. Il punto forte di questa formazione statunitense (chiamata "Dream band") è la lunga esperienza. Quello che all'inizio era solo un esperimento, una jam session, una prova tra amici si è trasformato in un appuntamento fisso, e ineludibile. I membri dei N. Y. Ska-Jazz Ensemble provengono infatti da The Toasters, The Skatalites, The Scofflaws, autentiche punte di diamante del panorama Ska americano. Ma lasciando la parola ai protagonisti, il primo dei quali è Freddie Reiter, che suona sax tenore, baritono, e un flauto traverso inconsueto e originale. Già incontrato il 7 settembre 1996, sempre al Babylonia, ma con The Toasters, ci presenta la band. La sua esibizione è stata memorabile, offrendo il meglio di sé proprio con il suo flauto in un coinvolgente scambio di battute con il trombone.



Grande, grande band!


Chi tra voi ha preso l'iniziativa per dare vita a questo progetto strumentale che ha nome N. Y. Ska-Jazz Ensemble?

Nel 1994 ci fu una nottata reggae durante lo "Skavoovee tour" con The Toasters e The Skatalites.
Si parlò del fatto che si voleva creare una nuova esperienza musicale. Alcuni tra i più quotati
musicisti del settore iniziarono a parlarne in maniera sempre più diffusa finché l'idea prese corpo,
ed eccoci qui.

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In Italia esiste una band di nome Giuliano Palma & The Blue Beaters. Come voi anch'essa nasce dal comune amore per lo Ska tradizionale, da parte di musicisti appartenenti a diverse formazioni, quali Casino Royale, Africa Unite, Fratelli di Soledad, Mau Mau. Le loro performance sono però rare per gli impegni con i reciproci gruppi. È lo stesso per i N. Y. Ska-Jazz Ensemble?

No, per noi è leggermente diverso. La nostra band si forma a partire da una situazione forte. Per noi
importantissime sono le realtà da cui proveniamo, ma non per questo viene sminuito il valore di ciò che facciamo insieme, nelle sale prove, o nei concerti come stasera. Il successo che abbiamo avuto, e la continua richiesta da parte del pubblico di non smettere ci ha sostenuto nella decisione di
proseguire. Anche per questo abbiamo all'attivo due CD.

In sostanza, a differenza di Giuliano Palma e i suoi, l'ensemble, la jam session è per questi newyorchesi un momento vitale, non solo un divertimento. Speriamo perciò in una più assidua e convinta frequentazione dei palchi di tutta Italia, ed anche esteri, da parte dei Blue Beaters (a quando il CD?).
Passiamo ora al secondo intervistato, nonché coproduttore del primo CD: Rick Faulkner, trombonista, anche lui proveniente dalle file dei Toasters.

Freddie ci ha detto che ha iniziato a suonare Ska (nei N. Y. Citizens, The Scofflaws, e da cinque anni nei Toasters), dopo aver visto il cult-movie "The Harder They Come", e dopo aver suonato per anni in gruppi blues, rock'n'roll etc. Per quanto ti riguarda, com'è nata la tua passione?

Qualche anno fa conducevo un programma di Reggae in una radio americana. Poi ho iniziato a documentarmi ascoltando gli LP giamaicani della Studio One, di Kingston, e lo Ska inglese degli anni '80, mentre partecipavo come turnista alle vicende di gruppi Jazz, Country, Rock'n'roll, Blues. Nel '90 sono arrivato a New York e ho iniziato stabilmente a dedicarmi allo Ska, che per me significa star bene, divertirsi, condividere con gli amici delle sensazioni positive, che cementano il rapporto umano. Da due anni poi, nonostante i miei ventinove anni, sono tornato a scuola e ho preso due diplomi per il trombone, che mi dà sempre molta soddisfazione.

Ringraziando anche Rick segnaliamo tra gli altri l'ottima performance di Victor Rice, un bassista completamente rilassato, a suo agio nel profondo effluvio di note che il suo strumento emetteva, e Jonathan Mc Cain, un batterista che ha la particolarità non comune di condurre superbamente il ritmo, e di librarsi in sanguigni cantati.

Leggi l'intervista a Freddy ReiterScaricati il videoclip



Come contattare la band?


Sito Web semi ufficiale: www.flytrap.net/skajazz/skafront.html


12 Gennaio 1997

A cura di Tomaskarini per Rasta Snob


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