Esordisce, a registratore appena
acceso, il contrabbassista e trombettista Giacomo Marsòn con saluti
diretti al cibernetico Melazzini:
“Ciao Alesandro! Tutto bene in
Germania?" [Alles Gut, danke!]
Mr.
T.Bone: Un saluto anche da parte mia!
Bè, che dire? Complimenti, un ottimo concerto, un ottimo
spettacolo ancora più grande se penso alle formazioni di tutto
rispetto che ho avuto occasione di vedere recentemente qui a Milano
(quelle sopra citate, i Blue
Beaters ed i tedeschi Court
Jester’s Crew)" e rispetto alle quali vi trovo ancora
migliori.
Grazie!
Innanzitutto vorrei sapere come è nata la scelta del
nome, Jamaican Liberation Orchstra
Mi fa piacere che tu me lo chieda, il nome è legato
alla famosa big band jazz Liberation Music Orchestra diretta tra gli
altri da Carla Blay ed dal
noto contrabbassista Charly Eden
Me la collochi temporalmente questa Liberation Music
Orchestra?
Si, dagli anni ’70 ad oggi
…mentre Jamaican è, ovviamente, per il ritmino…
Si, nelle mie intenzioni la mia formazione vorrebbe
essere, con il dovuto rispetto, la Liberation Orchestra in stile
giamaicano
E tu, non sei certo un verginello dello Ska, vero?
Sì, mi sono avvicinato allo Ska nel 1991 collaborando
con i Casinò Royale che,
però, lì ebbero la loro svolta dura di Dynamaita, sucessivamente
entrai nei Vallanzaska
coi quali ho suonato dal 1992 al 1999, smazzandomi un numero
imprecisato di concerti ovunque in Italia e registrando 2 cd che hanno
avuto un buon successo di vendite (“Otto etti di ottagoni netti"
ed il brillante “Cheope").
Dopodiché, anche a seguito delle
mie sporadiche, divertentissime, collaborazioni live con gli Smarts e
all’approfondimento delle mie conoscenze sulla musica Ska grazie al
“Profeta" (qui l’intervistatore arrossisce)…" viene
interrotto dal Marsòn
Marsòn: (già fondatore e trombettista degli Smarts):la svolta fu Skapodanno ’98, qui al Bloom.
Mr.
T.Bone: Si, Rallo mi ha fatto conoscere Ska rocksteady e roots
ed io sono letteralmente impazzito per questa musica".
Questo, a mio parere, perché fondamentalmente sei un
musicista sensibile ed hai apprezzato nella maniera migliore i
bravissimi strumentisti giamaicani appassionandoti al loro lavoro
È vero, mi sono appassionato agli Skatalites,
a Marley ed i Wailers del
periodo Ska, come a Baba Brooks,
Roland
Alphonso, Tommy
Mc.Cook, Don
Drummond..
Insomma, i veri "classici" del nostro genere i
quali, poi, erano tutti appassionati musicisti jazz l’altra tua
importantissima esperienza..
Si, gli sviluppi sono stati poi nel 1999 quando è
nata la Jamaican Liberation Orchestra, al tempo con un impianto molto
più Jazz che Ska trattandosi di un quintetto, comprendente già
Valentino Finoli, oggi importantissimo ed insostituibile
"spalla", nel migliore senso del termine, sia sul palco che
fuori...
Dal ’99 ad oggi, nonostante non sia passato un enorme
lasso di tempo, la formazione è cambiata parecchio ed anche
dall’ultima volta che avete suonato proprio qui come gruppo spalla
dei New
York Ska Jazz Ensamble ( che ho visto venirsi a complimentare dicendoti che
eravate stati il migliore gruppo spalla di tutti i tour fatti in
Europa ), la formazione è decisamente mutata
È vero, gli unici fissi dall'inizio, appunto, siamo io
ed il maestro Finoli, sono cambiati parecchi musicisti, ma per me, la
svolta, sia nella mia personale carriera, sia con questa mia
formazione, è stata il 9 gennaio del 1999, quando suonai per la prima
volta live con questo gruppo come spalla di Giuliano
Palma & the Blue Beaters al Babylonia
di Biella".
che è stata un’occasione gradevole…
In quell’occasione mi incontrai con i vecchi Casinò,
loro cercavano un trombonista e così è nata la collaborazione con i Blue
Beaters e, conseguentemente, con gli Africa
Unite e con entrambe queste formazioni ho registrato gli ultimi
loro CD e suonato nei relativi tours".
Per onestà, data la solita tua modestia, devo aggiungere,
per i lettori di SkabadiP, che sia Giuliano Palma che Bunna ti hanno
voluto nei loro gruppi perché suoni veramente bene il tuo strumento e
non certo perché hai la faccia simpatica!
Beh, gli è piaciuto come suono, ci siamo trovati bene
insieme e da lì è cominciata questa splendida avventura che continua
e che credo continuerà a lungo.
Ah, già, sfatiamo qui, subito e per sempre, l’aneddoto
legato a varie locandine dei concerti della tua Orchestra che ti
spacciano, ora come ex dei Blue Beaters, ora come ex degli Africa Unite: Gigi, “Mr. T. Bone" De GaspAri (anche su
quest’ultima “A" ci sono errori) è felice membro delle due Top
formazioni del Reggae and Ska italiano e, trovandocisi a pienissimo
suo agio, sia musicalmente che umanamente, non ha la benché minima
intenzione di abbandonarle, chiaro?
Chiaramente i notevoli impegni dal vivo con Africa
e Blue Beaters mi hanno tolto
tempo per sviluppare la mia J.L.O. ma ora sono riuscito ad incastrare
nel mio calendario un buona quindicina di date che troverete,
ovviamente, nel Tour O Rama di SkabadiP."
Parliamo un pochetto dei musicisti impegnati nel progetto
J.L.O.
Sì, certo, la formazione è composta dal bravissimo
Maestro Valentino Finoli (Smarts, Franziska,
varie formazioni Jazz del Milanese) al sax tenore; al contrabbasso
questa sera c’era Giacomo Marsòn, dei cui trascorsi Ska s’è già
detto, anche il batterista, Lorenzo Ottanà proviene dagli Smarts;
alla chitarra c’è Massimo Dallomo, bravissimo chitarrista jazz e,
non ultimo, Gianluca Mancini, ex Vallanzaska
che duetta con me nei cantati e suona tastiera e piano."
A proposito, anch’io ti ho conosciuto come strumentista
e ti scopro, anche, bravissimo cantante!
Bravissimo direi di no, improvvisato sì, facciamo
cose semplici ma che sono contento di vedere che piacciono ed alcune
delle quali sono poi legale ad una nostra collaborazione per la
colonna sonora del film di Luciana Litizzetto dal titolo Ravanello
Pallido e l’80% della colonna sonora sarà di questo gruppo, il film
uscirà probabilmente a settembre e verrà fatto pure un CD, si
prospetta come il primo film in italiano con una colonna sonora
prevalentemente Ska e Reggae!
Il cd della colonna sonora, quindi, sarà anche il vostro
debutto discografico
Si, così sarà.
Ed un vostro album, la vostra personale opera quando la
tirerete fuori?
L’idea sarebbe che quando avremo finito il nostro
breve tour ci troveremo in
una “2giorni" per registrare alla maniera jazz, in presa diretta,
quello che sarà il nostro album di debutto e che conto di distribuire
fuori dal circuito commerciale verso settembre ed ottobre per fare poi
un vero supertour di promozione.
Non pensi che possano nascere contrasti tra la tua
formazione e quelle famosissime alle quali già appartieni?
No, assolutamente, perché facciamo comunque musica
diversa, generi diversi, anche nella ricerca del sound siamo diversi; Mr. T. Bone & His Jamaican Liberation
Orchestra nasce come gruppo prevalentemente strumentale, sulla
falsariga degli amici N.S.J.E. o di un’altra formazione che apprezzo
molto come i Jazz Jamaica inglesi; i Blue
Beaters e gli Africa Unite
sono, invece, formazioni che prediligono il cantato e che si fondano
oltre che su ottimi musicisti prevalentemente sulle voci dei
bravissimi Giuliano e Bunna".
Bene, per quello che dicevi a proposito del futuro disco
della tua Orchestra, seguirai le orme dei Blue Beaters, intendo dire con la distribuzione via internet ?
Sì, senza la pretesa di raggiungere le cifre del
gruppo di Giuliano (10.000 e passa copie vendute) ed imitando in
questo anche Mad Professor che ha alle spalle una lunga carriera di
autoproduttore/distributore e con l’appoggio anche di Alessandro di SkabadiP
che mi ha messo in contatto con la Grover
dove paiono interessati al mio gruppo, l’intenzione sarebbe quella.
Gigi, vuoi lasciare un saluto al pubblico di SkabadiP e
Rasta Snob?
Sì, certo, faccio un saluto a tutti quelli che sono
venuti già ai nostri concerti e a quelli che saranno arrivati a
leggere fin qui, dandogli appuntamento ad uno dei prossimi live di Mr. T. Bone & His Jamaican Liberation Orchestra.
|