Perry, come ti è sembrata laccoglienza italiana?
Incantevole. Adoro Milano, mi sembra che Milano sia un posto dove ci sono tanti piccoli
editori e tanta gente che fa le cose per se stessa, con indipendenza.
E lItalia comè?
Grande.
Ti saresti aspettato che così tanta gente fosse interessata al tuo lavoro qui in
Italia?
Sai cosa?...Mia bisnonna proveniva dal Lago Maggiore
:-)
Parlando del futuro, cosa farai una volta tornato in Giamaica?
Sto pensando seriamente di ritornare nel campo della produzione, perché oggi grazie
alle telecamere digitali si possono girare grandi cose a un costo molto
contenuto
sono interessato a girare uno sceneggiato televisivo su un giovane reporter
in Giamaica
E sei qui in Italia anche perché stai promuovendo due tuoi romanzi, vero?
Sì. È un anno che li sto pubblicizzando e vendendo in giro per il mondo, giro anche
per celebrare la ricorrenza del venticinquenario di "The Harder They Come".
E cè anche da dire che Perry Henzell è proprio un "self made
man", gira proprio in tutto il mondo a promuovere i suoi lavori, anche perché vende
le sue produzioni attraverso Internet, saltando quel canale di distributori che gli
creerebbe delle pressioni
Penso che il business del futuro contrapporrà le grandi Majors e il mercato
indipendente...e io sto dalla parte degli indipendenti...anche se le cose sembrano
convergere sempre più in mano a multinazionali monolitiche, in effetti diventa sempre
più economico pubblicare libri e film e riuscire a vendere la tue produzioni
grazie
alle nuove tecnologie.
Di cosa parlano i tuoi libri?
Il primo libro "Power Game" è una riflessione sul Potere, dal punto di vista
di unisola che sta cadendo nellanarchia
ci sono cinque persone che
sentono di avere quello che è necessario per prendere il controllo. Cè chi
controlla il sistema bancario, chi quello militare...cè una donna che controlla i
media, cè un ragazzo che controlla la strada, una cantante tipo Bob Marley che ha
influenza sulla gente comune e poi cè un contrabbandiere che ha i soldi. Sono
caratteri differenti con peculiarità differenti. E tutti credono in un particolare
spirito, quello loro proprio. Il personaggio che è a capo dellesercito crede nello
spirito della disciplina, la donna che controlla i media crede nello spirito della
libertà e così via. Sono personaggi importanti, grazie alla loro individualità sono
riusciti ad ottenere il potere, ma perché possano vincere devono riuscire a passare da un
livello di potere personale legato al proprio ego a un livello di potere più elevato in
cui riescano a trasmettere agli altri la propria energia e poter così controllare
totalmente lisola.
I cinque, per ottenere veramente il potere, devono fare un salto...questo salto ha
bisogno di umiltà per essere compiuto. Quando ti muovi da un tipo di potere personale a
un potere più generale, la mente e il corpo diventano dei "sistemi di
trasmissione". Quello che puoi trasmettere agli altri dipende da quanto puliti sono i
tuoi "filtri". Quello che ingombra le "vie di comunicazione" con gli
altri, è il proprio ego. Per liberare i filtri, è necessario un atto di umiltà.
È per questo che penso sia necessario avere lumiltà, quando si conquista un
potere egemonico
se hai i tuoi filtri puliti, beh, è una cosa ottima, ma se il tuo
ego prevale, allora sono guai per tutti.
Lidea del filtro è un po come quella del famoso "trans" che
accade a un musicista quando sale sul palco a trasmettere la propria energia al
pubblico
Il romanzo "Power Game" fa parte di una trilogia il cui primo titolo è
stato The Harder They Come.
E il secondo libro?
È un romanzo storico. Il personaggio principale è uno delle prime cinque persone che
intuiscono il potere della macchina a vapore e quello degli altiforni. Sa che combinando
questi due ritrovati può controllare tutto. È un visionario che per le sue idee si crea
dei problemi con i politici e viene mandato in semilibertà nei Caraibi. Una volta nelle
Indie Occidentali si accorge che riuscendo ad ottenere dei finanziamenti potrebbe
costruire il più grande stabilimento di zucchero del mondo. È nel posto giusto al
momento giusto, perché lo zucchero nei Caraibi era un po la cocaina del
diciottesimo secolo. Tutti volevano lo zucchero, ed erano disposti a spendere molto per
ottenerlo. Le armate di Napoleone non avrebbero marciato senza lo zucchero, i lavoratori
nelle industrie avevano bisogno di zucchero per lavorare. Con lo zucchero si sarebbe
potuti diventare incredibilmente ricchi.
Il protagonista si stabilisce quindi nei Caraibi e sinnamora, nellarco di
ventanni, di tre donne molto diverse.
È un amante
e deve conquistare le proprie donne.
Per la prima donna, è il tatto il linguaggio dellamore. Per la seconda il potere
è il miglior afrodisiaco. La terza non è interessata affatto al sesso. Ama la famiglia,
i figli, la musica. Per conquistarla ci vogliono ben cinque anni...e proprio grazie alla
musica.
A un livello personale, la storia si evolve intorno a questuomo, ai suoi amori e
alla sua idee. A un livello più ampio, tratto della politica dello zucchero vista dagli
occhi di Napoleone, Nelson e Rotschild. Questi tre erano coloro che ambivano al potere,
dopo che in Europa vera stato un lungo periodo di rivoluzioni. Dalla polvere delle
guerre passate sarebbe emerso colui che avrebbe dominato gli altri, e sarebbe stato uno
dei tre. Nelson aveva vinto Napoleone, nel momento in cui egli era al suo apice. Rotschild
aveva il potere finanziario e Napoleone era beh...si sa.
Passando a "The Harder They Come"...perché hai scelto Jimmy Cliff?
Perché era la migliore star Reggae del momento?
Perché un tempo vidi due foto di lui che mi colpirono molto: in quella di fronte
sembrava grande, giovane e forte ed esprimeva rabbia. Nellaltra sembrava
vulnerabile, sofferente, proprio unaltra persona. Ho pensato che se qualcuno poteva
essere così differente in due sole foto...beh...era notevole, ideale per il personaggio.
Per me il casting è un momento magico...avrei cercato per mesi, per anni il
personaggio giusto. Perché per me lattore non è un pupazzo a cui ordinare che
fare, al contrario, gli attori devono sapere del personaggio che interpretano più di
quanto sappia io stesso che giro il film E devono saperlo esprimere.
E in effetti Jimmy Cliff recita proprio come un attore consumato
le stesse riprese
sono state girate poche volte, Jimmy era veramente dentro al personaggio
Parlaci della splendida colonna sonora
Jimmy Cliff ha composto la "title track" durante la lavorazione del film,
mentre le altre canzoni le ho scelte tra le mie preferite.
A distanza di venticinque anni, sei soddisfatto del lavoro che hai fatto, o se
tornassi indietro cambieresti qualcosa del film?
Devo dire che non guardo mai The Harder They Come! Quando lo trasmettono nelle sale, io
mi defilo e torno magari per rispondere alle domande del dopo film
Lho già
visto migliaia di volte, ci ho girato assieme, lho portato in quaranta Paesi! E cosa
dovevo fare, in ognuno di questi Paesi? Stare seduto e guardarmelo unaltra volta, o
andare in giro a vedere la città in cui mi trovavo al momento? Questo è quello che ho
fatto.
Quando lo vedo, diciamo quando mi capita per caso
beh si, mi piace tuttora. Ha
delle buone vibrazioni. Innanzitutto esprime "pace", poi mi piace perché è
essenziale
non cè spreco di tempo in "The Harder They Come".
Ho fatto anche un secondo film
questo ha un ritmo più lento, non ha un impatto
così diretto come "The Harder They Come". THTC è spontaneo...diretto.
Ma il secondo film non lhai ancora finito vero?
Sì. È stata una scelta. Due giorni dopo che "The Harder They Come" era
stato trasmesso a Broadway, mi trovavo a cena con un impresario cinematografico molto
potente. Lui mi fece i complimenti per il film, disse che gli era veramente piaciuto. Mi
fece delle offerte, ma i suoi soldi mi avrebbero reso meno indipendente. Io decisi che
avrei fatto un film non solo di cui avrei avuto completo controllo, ma anche un film che
sarebbe stato sperimentale
.un viaggio in Giamaica.
Il film non è ancora finito. Ho impiegato sei anni per ottenere e spendere un milione
e mezzo di dollari
La gente mi chiedeva dovera il copione
ma non
cera...e non erano disposti ad aiutarmi alle mie condizioni
Col passare del
tempo ho fatto altri diversi lavori. Dopo sei anni avevo i soldi ma il film era stato
messo in un magazzino, e parte della pellicola era stata persa. Non ne ho fatto niente
perché non volevo sprecare soldi non miei...poi, passati quindici anni
lho
guardato di nuovo è mi ha emozionato. Adesso con i nuovi strumenti digitali ho la
possibilità di trasferirlo sulla pellicola digitale e rifarlo come voglio. Mi hanno detto
che mi costerà comunque parecchio. Ho risposto che me lo faccio da solo. Allora mi hanno
detto che mi costerà dieci anni di vita...
Ok...grazie Perry e a presto!