BONUS INTERVIEW

MOREVallanzaska

 

400% Demential Ska!



E non dite che non vi viziamo!

Complimenti!. Dopo Supermario che scende nei tubi e scopre i diamanti, noi di SkabadiP facciamo di più. Avete appena scoperto la Bonus Interview ai Vallanzaska. E si, perchè visto che il regalo promesso nel loro cd "Otto Etti di Ottagoni Netti" si è rivelato una bufala, vi ripaghiamo dalle delusione con quest'ottima More Vallanza del nostro Tomaskarini.



Come dite? Addirittura 1000% Demential Ska???


Dotati di una comicità esuberante e irrefrenabile, questi milanesi si presentano in nove sui palchi del Nord Italia, con banane e bottiglioni di vino rosso. A tratti ricordano Elio e le Storie Tese di dieci anni fa, quelli dei "Live in Borgomanero", e "Live in Milano", di "Tenia", e "Bidè", della "Saga di Addolorato". Questo confronto, però, non può che tenere conto della comune inflessione dialettale, e della stessa voglia di divertirsi e divertire, suonando. Certamente la musica è di tutt’altro tipo rispetto ad Elio, e per i Vallanzaska lo ska è come mangiare e dormire (anche perché, dicono di sé, non sanno fare nient’altro di più). Hanno all’attivo un CD dal titolo "Otto etti di ottagoni netti", datato 1994, che ha avuto un discreto successo. Intanto, a cura della Face Record, e per distribuzione Sony, sta per essere licenziata una compilation, "Mondo beat", in cui intervengono numerosi gruppi italiani, Statuto, Assist, Sciacalli, Pirati, e i Vallanzaska, che partecipano con due pezzi.

Avvicinarli non è stato difficile. Dietro le quinte del Babylonia, a Biella, si sono lanciati in una performance verbale che si è rivelata viva, giocosa, trascinante. Da subito si è messo in ombra il chitarrista Lucio Contini, un uomo che forse non esiste: è presente, ma contemporaneamente non è presente, all’intervista e nelle foto (e nel CD?); dubitiamo persino che abbia un volto, anche se voci di corridoio lo ritraggono tra i favoriti per il concorso di Mr. Universo.

"La nostra musica è veramente più difficile, e a questo punto dico "un passo avanti" rispetto allo ska normale: è in minore, e per questo sembrerebbe meno ballabile però, volendo, ha una grande potenza interiore", sostiene Davide Romagnoni, "leader discusso" (questa la sua autodefinizione), cantante, studente di Lettere. Quasi meccanicamente ci viene da chiedere: "Su cosa si fonda questa scelta del minore?". Con aria ilaricamente sognante e con un partecipato trasporto emotivo risponde il tastierista Gianluca Mancini: "Il minore è musica". "Ma non è un po’ triste?", chiediamo dubbiosi. Ancora Gianluca: "Non è vero. Tu prendi ad esempio "One step beyond", per fare un esempio banale: è in minore, uno dei brani più allegri che esistano sulla faccia della terra". "Infatti, se tu ascolti i compositori minori, sono allegri", precisa un laconico Michele Galan, bassista, che nella vita fa il grafico (il "gránfico" dice lui). Alla nostra domanda, "Perché per il vostro gruppo avete usato il nome di Vallanzasca, il terrorista più evaso d’Italia, colui che è riuscito a sedurre l’avvocatessa che doveva difenderlo in tribunale?". Davide: "Perché è l’ultimo bandito romantico", Michele: "È un eroe dei fumetti".

Quando già si pensava di telefonare ai Carabinieri per iniziare le ricerche, arriva Lucio, un po’ barcollante, che parla al registratore come se fosse vivo, lo guarda negli occhi (amore a prima vista?) e sembra indifferente rispetto a tutto ciò che gli sta intorno. Poi scompare di nuovo in quel fosco nulla fuori dal quale si era materializzato un attimo prima. Il suo intervento è stato evanescente, pneumatico, fantasmagorico, e nessuna traccia è rimasta del suo passaggio. Intanto, nella penombra Gigi de Gaspari, il trombonista, sta chino su un oggetto che tiene tra le mani, le cui dita sembrano curiosamente giocare tra loro. Gli chiediamo cosa sta facendo: "Scusa, ma tu cosa stai arrotolando?". Con un accento inequivocabilmente messinese risponde: "No, no, io sto facendo una sigaretta con il tabacco". "Però la fumi con il filtro", costatiamo. "Cioè, praticamente, è più salutare", si giustifica. Michele, che fino a quel momento aveva avuto gli sguardi e le movenze del gatto di "Alice nel Paese delle meraviglie", si fa avanti: "Però ci mette dentro delle cose strane marrone e verdi, spezzettate e, alla bisogna, scaldate. Poi porta degli occhiali finto-appannati, che in realtà sono di vetro smerigliato, che sta sempre appannato così non si vede il rosso degli occhi". "Probabilmente sono i tuoi occhi appannati, Miché", ribatte sogghignando il trombonista.

A questo punto sopraggiunge la consapevolezza che il tempo a disposizione è ormai terminato, perché sono spariti quasi tutti, intenti ad armeggiare intorno ai loro strumenti: "E qui finisce l’intervista", prendiamo atto, "Ma qui comincia l’avventura", aggiunge Gianluca; e prosegue: "Abbiamo bisogno di un baby-sitter discografico", "E anche di una bambinaia con due tette grandi così. Così come? Eh, non si vede perché è un registratore", blatera Michele, il quale va oltre nel delirio: "Però adesso abbiamo un progetto che ci porterà fortuna, una cover di Frank Zappa". Lo incalza Gianluca: "A parte il fatto che continuo a prendere le scosse dalla tua spilla a forma di trombone, e questo vuol dire che c’è un po’ d’elettricità nell’aria, è utile (e qui il tono si fa scherzosamente mieloso), che qualcuno abbia voglia di investire in questa giovane imprenditoria musicale ska che avanza". Dopo un attimo di riflessione, Michele aggiunge: "Tu, ad esempio, quanto hai da investire?". Ridendo, Gianluca: "Rendiamo noto all’universo industriale discografico che lo ska è anche fruibile come mercato, che può esserci un business, soprattutto quando i pezzi sono allegri, divertenti, spensierati, caotici, convulsi, mestruosi, nel senso di sanguigni, come quelli dei Vallanzaska". "Bella quest’immagine", aggiungiamo, colpiti dalla vena poetica del tastierista. "Sì, una metafora molto freudiana", ribadisce, "Anche un po’ schifosa", interviene Michele. "Vabbè, lasciamo da parte Freud e mettiamoci dentro Schopenauer…".



Come contattare la band?


Sito Internet: http://web.tiscali.it/skacucciago/vallanza.html


Gennaio 1998

A cura di Tomaskarini per Rockerilla


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